La separazione dei genitori mostra ai figli che le relazioni possono essere fragili e che certe situazioni sono al di fuori del loro controllo. L’impatto della separazione dei genitori può rappresentare anche un’occasione di crescita, a seconda del modo in cui viene gestita dai genitori.

Se la separazione è particolarmente conflittuale, se i genitori continuano ad accusarsi o se utilizzano i figli come armi per ferirsi, la lezione che i bambini impareranno sarà un modello relazionale traumatico. Se i genitori mantengono rapporti rispettosi e supportano i figli in modo adeguato alla loro età, aumentano le possibilità che i figli superino questo momento difficile. Con il tempo, potranno trovare un nuovo equilibrio.

La separazione è sempre traumatica, anche dopo un lungo periodo di conflitti e riavvicinamenti non riusciti. Mette i coniugi di fronte a un fallimento e richiede un cambiamento del progetto di vita. Questa decisione coinvolge emotivamente non solo i partner, ma anche tutti quelli che fanno parte del contesto familiare ed amicale. Quelli maggiormente coinvolti sono però i figli, in quanto sono proprio loro che, generati da quella coppia, continuano ad essere il testimone e il collante di quell’unione nel tempo.

La separazione, in alcune circostanze e dopo un lungo periodo di accesa conflittualità anche agita fra coniugi, può essere vissuta dai figli come una “liberazione”, ma comporta comunque sempre difficoltà e necessita di elaborazione.

Nella maggior parte dei casi, la separazione non è un punto di arrivo dove magicamente la conflittualità si scioglie, ma piuttosto il punto di partenza per la ricerca di un nuovo equilibrio. In questo contesto, rabbia, aggressività, frustrazione, angoscia e colpa continuano a circolare, con conseguenze distruttive e destrutturanti sui figli.

L’ambivalenza e la conflittualità sono normali nel gioco di coppia. Tuttavia, nella separazione, l’impossibilità di recupero rende i conflitti difficilmente gestibili, coinvolgendo anche gli altri membri della famiglia.

In queste situazioni i bambini rischiano di essere eccessivamente responsabilizzati e sottoposti a scelte che non possono e non devono competere loro. Ad esempio può essergli richiesto di esprimersi direttamente sulla scelta di convivenza o sulla presenza di uno o dell’altro genitore.

È importante che i genitori prendano in considerazione le esigenze dei figli. Un bambino deve poter capire che cosa sta succedendo, per evitare che si faccia idee sbagliate, si spaventi o diventi ansioso. È fondamentale chiarire che ciò che sta succedendo non implica la perdita di uno dei genitori.

Se al bambino non viene spiegato il motivo per cui uno dei genitori sta andando via di casa, il bambino potrà pensare che prima o poi anche l’altro genitore andrà via e lui resterà da solo. Potrà anche pensare di essere stato lui, con i suoi capricci e i suoi comportamenti, la causa delle incomprensioni dei genitori, oppure che è un destino di tutti i matrimoni quello di finire con un divorzio.

I bambini lavorano molto con l’immaginazione e per far sì che questa non si ritorca contro loro stessi è necessario mettere un filtro. Questo filtro è costituito dalle parole, dagli atteggiamenti affettuosi e dalla comprensione dei genitori. Questi elementi aiutano i bambini ad accettare gradualmente la nuova condizione e a fare domande per esprimere paure, dubbi e incertezze. In questo modo si dà ai bambini la possibilità di esprimere i propri sentimenti, senza reprimerli o trasferirli sul corpo.

La grande sfida dei genitori è quella di poter offrire ai figli una stabilità negli inevitabili cambiamenti che la vita comporta. Non c’è nulla che i genitori o la famiglia possano fare che garantisca con sicurezza benessere o sofferenza, felicità o infelicità nei figli. La stabilità affettiva consente ai bambini di non dubitare dell’amore dei genitori, qualsiasi cosa stia accadendo nella vita di coppia o familiare.

E’ possibile garantire una stabilità familiare anche quando i genitori non stanno più insieme, grazie anche alla presenza dei nonni che possono diventare un punto di riferimento fondamentale per i bambini.

Infine è importante garantire una stabilità morale, accogliendo le diversità ed evitando giudizi assoluti. I genitori devono aiutare i bambini ad accettare i cambiamenti e a affrontare il nuovo con fiducia.

Leggi tutte le altre News del Centro per l’Età Evolutiva!