L’apprendimento è un processo attraverso cui l’individuo acquisisce e modifica dei comportamenti, delle abilità, è un processo che crea cambiamento.
L’esperienza è il fare, il vivere, il conoscere qualcosa o qualcuno attraverso l’osservazione e la messa in pratica di competenze, conoscenze, valori e modi di essere nell’ambiente circostante nel contesto in cui ci si trova.
L’apprendimento esperienziale, pertanto, deriva dall’esperienza vissuta a livello cognitivo, a livello emotivo e sensoriale. L’interazione con il contesto, i feedback ambientali, l’osservazione e l’applicazione operativa creano un apprendimento che non è esclusivamente cognitivo.
Questo tipo di apprendimento può essere promosso, sostenuto e allenato anche attraverso l’utilizzo di attività ludiche strutturate e studiate ad hoc in un contesto di scambio individuale o di gruppo.
Se ci pensiamo le nostre migliori “conquiste di apprendimenti” le abbiamo ottenute attraverso delle “lezioni di vita sul campo”, rafforzate grazie ad emozioni e sensazioni intense e significative.
Se pensiamo al gioco ritroviamo le componenti che caratterizzano la vita di tutti i giorni, come il rispetto delle regole, degli altri, dei turni in ambito sociale e la gestione dell’attesa. Grazie all’interazione con altre persone e all’osservazione di altri abbiamo appreso nuovi schemi comportamentali e strategie per migliorare noi stessi.
L’apprendimento esperienziale è la modalità con cui possiamo acquisire nuove competenze attraverso comportamenti che ci permettono di toccare e superare i nostri limiti, di scoprire e rafforzare i nostri valori. L’apprendimento esperienziale è un cambiamento che va vissuto, osservato, compreso e assimilato.
Alcune domande ci possono guidare nell’applicazione dell’apprendimento esperienziale:
- Qual è il mio stato d’animo quando apprendo?
- In che ambiente riesco ad imparare meglio qualcosa di nuovo?
- Apprendo di più in gruppo o da solo?
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