Chi non ha mai sentito parlare di ansia?
Diversi studi scientifici evidenziano l’ampia diffusione dell’ansia e delle manifestazioni fisiche ad essa correlate a livello globale, sottolineandone la rilevanza e l’impatto significativo sulla salute mentale delle persone.
Con il termine ansia, non sempre si indica uno stato che necessita di trattamento: l’ansia può essere considerata un sentimento normale e addirittura utile!
Infatti, un lieve senso di apprensione o irrequietezza possono essere un utile incentivo, capace di spingere a migliorare le proprie prestazioni.
Altre volte, invece, questo sentimento raggiunge un’intensità e una durata eccessive rispetto alla reale probabilità o impatto dell’evento temuto e ciò dà origine ad una risposta inappropriata o ad un incontrollabile preoccupazione, tale da costituire un impedimento per lo svolgimento di normali attività e una notevole sofferenza.
L’ansia diventa allora una risposta emotiva caratterizzata da preoccupazione o paura riguardo a eventi futuri o situazioni percepite come minacciose o stressanti.
L’ansia si manifesta sia a livello cognitivo che a livello fisico e comportamentale.
Quali sono le maggiori manifestazioni fisiche dell’ansia?
La somatizzazione dell’ansia nasce da uno stato psicologico in cui la nostra mente non riesce più a contenere il malessere e questo viene espresso sotto forma di sintomatologia fisica.
Quando il nostro organismo si trova ad affrontare una minaccia, reale o percepita, si può instaurare una risposta automatica del tipo “combatti” o “fuggi”. L’attivazione del sistema nervoso simpatico determina la produzione di adrenalina che è responsabile dei sintomi fisici.
Quando questa risposta di emergenza si verifica in situazioni inappropriate, insorge l’ansia e i sintomi che la persona avverte possono influire significativamente sulla qualità della vita e sulla quotidianità.
Le manifestazioni fisiche dell’ansia in condizioni di stress includono palpitazioni, senso di freddo, vertigini, peso al petto, dolori muscolari e problemi gastro intestinali o tensioni muscolari. Molte persone che soffrono di ansia presentano anche sintomi somatici come bocca asciutta, mani appiccicose, sudorazione, brividi di freddo, nausea, difficoltà a deglutire o nodo alla gola.
Tali manifestazioni fisiche sono in genere accompagnate da emozioni di allarme, di inquietudine e ansia per circostanze ordinarie della vita di tutti i giorni o per eventi futuri percepiti come catastrofici con una bassa probabilità reale che accadano.
Tali sensazioni e preoccupazioni riducono la capacità di pensare lucidamente e sono molto difficili da controllare.
Un’emozione è qualcosa che ci informa sul significato dell’esperienza che stiamo facendo e ci muove in una risposta utile per sopravvivere. Alcune emozioni generano una sensazione negativa e in questo modo ci proteggono.
Quando una persona vive un’emozione come indesiderata si può creare un senso di sopraffazione e perdita di controllo dove l’ansia prende il sopravvento.
Per esempio i ragazzi più giovani o gli adolescenti tendono a preoccuparsi per le proprie capacità, per la qualità delle loro prestazioni, per la preparazione a scuola o nelle attività sportive, anche quando la prestazione non dev’essere valutata da altri.
Numerose ricerche hanno sottolineato l’efficacia della psicoterapia e dell’impiego di varie tecniche di gestione dello stress, come il rilassamento, la meditazione e la mindfulness, nel trattamento dell’ansia e dei sintomi emotivi e fisici.
Un aspetto essenziale del trattamento dell’ansia è la valutazione accurata condotta da un medico, che escluda la possibilità di cause organiche, e da uno psicoterapeuta. Questo aiuta ad individuare le specifiche esigenze della persona e a pianificare un intervento terapeutico mirato e personalizzato.
L’approccio terapeutico offre alla persona strumenti pratici per affrontare le difficoltà legate all’ansia e per migliorare il proprio benessere a lungo termine. La psicoterapia fornisce un ambiente sicuro e supportivo dove la persona può esplorare le radici profonde dei propri stati ansiosi e imparare strategie efficaci per gestirli. Si può inoltre acquisire una maggiore consapevolezza delle proprie emozioni e dei propri pensieri, imparando a riconoscerli e affrontarli in modo costruttivo.
Inoltre, è importante lavorare sulle possibili ricadute, aiutando la persona a identificare le cause sottostanti dei propri sintomi ansiosi. Questo coinvolge l’esplorazione delle dinamiche individuali legate al pensiero, l’accettazione e il riconoscimento delle proprie emozioni e il potenziamento delle capacità di ascolto e auto-riflessione. Questo approccio consente alla persona di affrontare l’ansia in modo più efficace e resiliente nel tempo.
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