Come le altre proposte del Programma FEREA, questo training si basa sul principio dell’edutainment, ovvero “imparare divertendosi”. L’obiettivo è lavorare sui processi cognitivi, emotivi e relazionali, privilegiando il piacere e il divertimento per migliorare l’autoregolazione personale.
Il training, quindi, propone attività ludiche musicali legate al ritmo, alla melodia, all’armonia e al testo. Ad esempio, suoneremo insieme con semplici strumenti percussivi, ascolteremo brani per identificare le emozioni e si svolgeremo attività di songwriting. L’obiettivo è creare un clima di condivisione accogliente e non giudicante. In questo ambiente, i bambini e i ragazzi possono portare le proprie esperienze di vita e sentirsi parte attiva di un processo gratificante e motivante. Qui, lo sforzo di lavorare insieme non esclude la possibilità di divertirsi e stare bene insieme.
Lo scopo delle sedute è fare in modo che bambini e ragazzi, stimolati dalla gratificazione musicale, migliorino nell’utilizzo di strategie che consentono loro di stare più attenti e concentrati. Inoltre, si vuole favorire la capacità di parlare delle proprie emozioni, evitando che manifestazioni disadattive (come scatti d’ira o ritiro) prendano il sopravvento.
Considerando che l’effetto positivo dell’attività musicale riguarda una consistente quota di bambini e ragazzi in età evolutiva, il training può essere personalizzato ed adattabile alle esigenze e bisogni di bambini e ragazzi appartenenti a diverse fasce d’età, dai 6 anni all’adolescenza.
Numerosi studi evidenziano che l’accesso all’esperienza musicale ha un impatto positivo sullo sviluppo delle funzioni esecutive. Queste includono inibizione, memoria di lavoro, flessibilità cognitiva e pianificazione. Inoltre, la musica favorisce le abilità di autoregolazione emotiva, aiutando i bambini a riconoscere, esprimere e regolare le proprie emozioni. Infine, sostiene anche lo sviluppo di strategie comportamentali adattive, migliorando le relazioni con gli altri.
Le attività musicali, infatti, costituiscono una risorsa che incide su più livelli. Sincronizzandosi con la scansione ritmica di un brano, per esempio, bambini e ragazzi vengono stimolati a focalizzare l’attenzione e inibire gli stimoli distraenti.
Inoltre, la diversità delle composizioni musicali offre la possibilità di riconoscere differenti stati emotivi e di collegarli con il proprio vissuto personale, con lo scopo di consentire al bambino e ragazzo di imparare ad esprimerle in modo costruttivo. Questi processi si attivano in una cornice relazionale: dedicarsi alla musica insieme agli altri, specialmente se si suona insieme, mette bambini e ragazzi nella condizione di dover “sostare”, per ascoltarsi reciprocamente e tenere in considerazione le esigenze e le richieste dell’altro.
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