Il Centro per l’Età Evolutiva di Bergamo ha realizzato un progetto all’interno di sette istituti comprensivi della provincia di Milano per supportare gli insegnanti nella gestione di alcune classi difficili sul piano comportamentale.

L’intervento ha permesso di ridurre significativamente i comportamenti negativi degli alunni, di creare un clima di maggiore collaborazione tra alunni e docenti e di restituire agli insegnanti un senso di controllo della propria classe. E’ stato realizzato nell’arco di 4 mesi e ha visto il coinvolgimento di 7 classi sperimentali, in cui è stato applicato il programma di intervento, e 2 di controllo, in cui sono state condotte solo delle osservazioni.

Ecco in sintesi il programma dell’intervento.

1° fase: fotografiamo la classe così com’è
Siamo entrati nelle classi come osservatori e abbiamo preso nota di ciò che accadeva nel corso di una normale lezione. Riflettere insieme alle insegnanti sulle dinamiche emerse nel corso di queste osservazioni iniziali ci ha permesso di identificare i comportamenti maggiormente problematici per ogni singola classe in modo da poterne registrare, con un’ulteriore osservazione, la frequenza di comparsa. Abbiamo ottenuto così una baseline, ossia una fotografia della situazione in classe prima del nostro intervento.

2° fase: il coinvolgimento attivo di docenti e alunni
Abbiamo poi aiutato alunni e insegnanti a vedere “da fuori” i propri comportamenti in modo che fossero proprio loro a suggerire cosa migliorare all’interno della classe. Sono stati quindi definiti insieme dei comportamenti target positivi (per es. alzare la mano prima di parlare, chiedere il permesso prima di alzarsi) che avrebbero dovuto manifestarsi più frequentemente.
Il contratto
Sono state concordate regole e modalità di intervento (sancite con un vero e proprio contratto firmato da tutti e appeso in classe). Gli alunni stessi, in accordo con i docenti, hanno scelto un premio finale che potesse coinvolgere tutta la classe (una gita, una festa, un’uscita al parco), per tenere viva la motivazione nel corso del progetto e concretizzare il raggiungimento del traguardo concordato.

3° fase: l’intervento in classe
Abbiamo chiesto a tutti gli alunni di impegnarsi per 2 mesi a rispettare le nuove regole e ai docenti di premiare i ragazzi, assegnando a ciascuno di loro un token giornaliero, ossia una ricompensa simbolica da applicare su un enorme cartellone appeso in ogni classe, tutte le volte che il gruppo classe nel suo complesso avesse manifestato i comportamenti positivi concordati, seguendo i principi dell’apprendimento cooperativo, che sollecita uno spirito di squadra nel raggiungimento di un obiettivo comune.  Nel corso delle otto settimane, una psicologa del Centro per l’Età Evolutiva ha condotto osservazioni di monitoraggio settimanali ed è stata presente come supporto all’insegnante nell’affrontare in équipe eventuali difficoltà emerse nel corso dell’intervento.

4° fase: i risultati
Nell’arco di 4 mesi complessivi si sono ridotti significativamente i comportamenti negativi, è migliorato il clima della classe e le insegnanti hanno percepito un maggiore senso di controllo.
Tutte le 7 classi sperimentali sono riuscite a raggiungere il premio finale, mentre nelle classi di controllo la situazione comportamentale è addirittura peggiorata.
Se vuoi consultare i risultati guarda le slide presentate al Congresso Airipa 2018 che trovi qui di seguito.

Conclusioni
E’ vero, esistono classi più difficili di altre, che possono richiedere interventi specifici.
Ma si può imparare a gestirle.
Il metodo applicato è fondamentale: poche regole, positive ed esplicite.
Determinante è inoltre creare un clima di squadra tra alunni e docenti con la consapevolezza di lavorare per raggiungere un obiettivo condiviso, stare meglio in classe.
E’ infatti il benessere di tutta la classe, il vero premio!